Il 6 agosto, giorno di S.Salvatore, alle ore 19,00 presso la Chiesa del SS.Salvatore verrà presentata la ricollocazione, dopo quasi un secolo, di quattro grandi tele provenienti dai depositi di Palazzo Abatellis e del Museo Diocesano. Il progetto voluto da Mons.Tulipano e dagli Amici dei Musei Siciliani ha il preciso obiettivo di restituire alla cittadinanza ed ai turisti la memoria di un luogo e della sua iconografia artistica con la riproposizione di parte della quadreria della Chiesa del SS.Salvatore, ricoverata dopo la seconda guerra mondiale presso varie istituzioni. L’esposizione è stata resa possibile dalla collaborazione del Museo di Palazzo Abatellis, titolare dei due dipinti di Filippo Tancredi, “Abigail che offre doni al Re Davide” e “Mosè che conduce il popolo ebreo nel deserto” già esposti a Palazzo Chiaramonte, con il Museo Diocesano che ha custodito nei propri depositi le tele di S. Pantaleone e di S. Maria Maddalena del Borremans, restaurate dal Prof. Sebastianelli con i fondi che gli Amici dei Musei Siciliani hanno raccolto attraverso il 2×1000. I quattro quadri sopracitati sono tutti provenienti dalla Chiesa del SS.Salvatore e la loro ricollocazione permette, una meritoria azione di riconfigurazione, ancorchè incompleta, dai notevoli risvolti storici, etici e culturali.
Il progetto da continuità alla perseverante opera di riqualificazione della Chiesa dettata dalla Soprintendenza, che ha visto negli anni gli Amici dei Musei Siciliani provvedere per la ripulitura di tutti gli apparati marmorei, per il rifacimento dell’impianto di illuminazione a led ed per l’ installazione del sistema di videosorveglianza, potendo così dare il via alla sua riconfigurazione iconografica con il primo rientro che ha visto l’esposizione della tavola di S.Orsola proveniente dal Museo Diocesano.
“Nella qualità di Rettore dell’ antica e nobile Chiesa del SS.Salvatore, desidero ringraziare gli Amici dei Musei Siciliani per il loro aiuto al rientro delle opere d arte nel loro sito naturale, che, con il loro richiamo al mondo dell’ invisibile, aiutano a rendere gloria a Dio” dice Mons. Gaetano Tulipano, Rettore della Chiesa.
“Nel corso degli anni le due grandi tele di Filippo Tancredi hanno lasciato i magazzini di Palazzo Abatellis per essere presentate al pubblico in episodiche occasioni di mostre o deposito esterno.
L’esposizione, con le modalità del deposito, così come già precedentemente avvenuto allo Steri, estende e rafforza l’idea del Grande Abatellis, progetto fortemente voluto dal già Assessore Vittorio Sgarbi, volto a mettere in valore il ruolo della Galleria, erede delle pubbliche collezioni museali di opere medioevali e moderne e oggi, come sede istituzionale del Polo regionale per i siti culturali, di fatto proiettata al territorio e al rapporto con enti e istituzioni culturali e museali ivi operanti. Il piano di ampliamento dell’offerta di fruizione delle collezioni di Palazzo Abatellis custodite nei depositi, alla base della visione del Grande Abatellis, ha già portato, fra gli altri, alla realizzazione del progetto “Quadreria del Museo dell’Università”, a sua volta prosecuzione della consolidata e naturale collaborazione fra Regione Sicilana – Assessorato dei Beni Culturali e Università degli Studi di Palermo” dice Evelina De Castro, Direttore di Palazzo Abatellis.
“ Il significato di un Museo non può essere soltanto quello di conservare e tutelare le opere d’arte che per i più svariati motivi vengono ricoverate presso i nostri depositi. Siamo pertanto felici di poter restituire alla Chiesa del SS.Salvatore i due grandi quadri del Borremans, che non sono soltanto opere d’arte fini a se stesse, ma in questo modo tornano ad essere iconografia e preciso percorso spirituale, recuperando il valore ed il significato teologico di cui erano state da troppo tempo private” dice Mons.Randazzo, direttore del Museo Diocesano.
“E con immensa gioia che saluto il rientro delle opere nella loro sede originale per cui sono state create. E un’operazione in linea con i nuovi criteri espositivi. Ricollocare un’opera nel suo sito originale significa ridare alle opere la loro specificità e dare quindi al fruitore la possibilità di percepire contenuti e significati che committente ed artista hanno inteso attribuire all’opera. Complimenti al Museo Diocesano, a Palazzo Abatellis, agli Amici dei Musei Siciliani ed al Rettore Mons.Tulipano, sia questo un nuovo passo da estendere ad altre chiese ove è garantita sicurezza e dignità per offrire una visione dinamica del nostro immenso patrimonio di arte sacra” dice P.Bucaro, Direttore dell Ufficio Beni Culturali della Curia di Palermo.
“Emozionato e felice. Il progetto di riconfigurazione iconografico della Chiesa del SS.Salvatore è lungo e complesso, ma oggi fa un deciso passo in avanti, non solo per il rientro delle quattro tele, ma soprattutto per la condivisione e la collaborazione che le diverse Istituzioni hanno mostrato per un percorso diventato comune e desidero qui fortemente ringraziare. La valorizzazione dei luoghi, attraverso la tutela e la gestione, è il compito che la nostra Associazione da anni, in stretta collaborazione con la Curia di Palermo, porta avanti con il preciso fine di restituire alle future generazioni un patrimonio in condizioni migliori di come l’abbiamo ricevuto. E’ il nostro passato, il nostro presente ma è il loro futuro” dice Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente Amici dei Musei Siciliani.