“Mi piacerebbe che un giorno fossimo ricordati come i cantori dell’Oreto, cioè di quella che oggi è poco meno di una discarica infestata dai topi, ma che al tempo degli arabi fu un piccolo paradiso, una sorta di valle dell’Eden. Bacchelli è stato il poeta del Po, Ciprì e Maresco, nel loro piccolo, i poeti dell’Oreto. Ciascuno ha i fiumi che si merita… “
(Franco Maresco)
Mercoledì 30 dicembre 2015, alle 19:30, Sacrosanctum ospita all’oratorio di san Mercurio un’imperdibile Natività di Ciprì e Maresco.
Estrapolata dall’immaginario impietoso e grottesco di “Cinico TV”, la Natività di Ciprì e Maresco esibisce senza veli e remore un’umanità ridotta in macerie, brandelli di vite lacere eroicamente protese verso uno spirito di resistenza.
Gli ultimi, gli emarginati, gli sconfitti, sono dunque i protagonisti di un prodigio divino, un avvento miracoloso in grado di segnare l’incipit di una nuova era. È una contro-storia, una scarificazione antropica di un immaginario condiviso che qui si ribalta e deforma.
La rassegna, promossa e sostenuta dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani e qui giunta al suo decimo appuntamento, è a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto.
Scopo imprescindibile è innescare un processo virtuoso, promuovere la tutela del patrimonio monumentale attraverso il valore testimoniante degli artisti.
Chi vuole, può donare una piccola moneta, incrementando una raccolta fondi interamente destinata alla messa in opera di interventi di restauro e di manutenzione straordinaria.
Registi, sceneggiatori, montatori, direttori della fotografia, musicisti e compositori, Ciprì e Maresco esordiscono nel 1986 in una rete televisiva privata, la palermitana TVM, per poi approdare rapidamente in RAI. Dopo aver collaborato con Enrico Ghezzi ai programmi “Blob” e “Fuori orario. Cose (mai) viste” (1990, RAI 3), consacreranno in via definitiva il loro talento con la disarmante serie “Cinico TV” (1992).
Il ventennale sodalizio artistico tra i due cineasti dà vita una produzione filmica tra le più intense e innovative del panorama contemporaneo, producendo capolavori indiscussi quali “Lo zio di Brooklyn” (1995); “Totò che visse due volte” (1998); “Enzo, domani a Palermo!” (1999), “Il ritorno di Cagliostro” (2003) e “Io sono Tony Scott, ovvero come l’Italia ha fece fuori il più grande clarinettista del jazz” (2010, regia di solo Franco Maresco).
Dal 2008 (Franco Maresco e Daniele Ciprì si propongono al pubblico come singoli autori, continuando a ottenere importanti riconoscimenti. Tra questi, il David di Donatello a Franco Maresco come miglior lungometraggio documentario per “Belluscone – Una storia siciliana” (2014) e i prestigiosi premi a Daniele Ciprì (David di Donatello, Globo d’oro, Nastro d’argento e Gold Plaque al Chicago International Film Festival) per la fotografia di “Vincere” (2009) e per la regia di “È stato il figlio” (Globo d’oro, 2013).
Esposizione: 30 dicembre – 27 gennaio 2015
visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00
Prezzo: offerta libera a partire da € 1 per la realizzazione di interventi di ripristino, manutenzione e restauro all’interno di monumenti palermitani.
Ufficio Stampa: Cinzia Di Marco
Info: info@amicimuseisiciliani.it
091 6118168
Oratorio di san Mercurio
Largo San Giovanni degli Eremiti, Palermo
Ticket: € 3,00 intero; € 2,00 ridotto. Cumulativo con l’oratorio di san Lorenzo