Venerdì 25 marzo, alle ore 19:30, si inaugura all’Oratorio di san Mercurio di Palermo (largo san Giovanni degli Eremiti) l’opera dell’artista romana Caterina Silva.
Lontana da una pratica pittorica ridondante e adulterata, Caterina Silva predilige uno stile immediato e intuitivo, distante da rigide sovrastrutture linguistiche e da classici sistemi di classificazione. Sparizione, occultamento, frammentazione, prendono corpo in grafemi dal forte accento emozionale, lasciando l’osservatore libero di creare le sue personali associazioni.
Il suo è uno stile vibrante e antiretorico, permeato da una gestualità libera e da un profondo carattere istintuale. Ad essere sviscerate sono le emozioni primarie, una connaturata tensione verso l’atto creativo enucleata attraverso un immaginario sintetico ed evocativamente suggestivo: “considero la pittura un mezzo per sondare le parti oscure della mente, quello che non è possibile spiegare a parole ma che esiste e diventa materia” (Caterina Silva, 2015).
La rassegna, promossa e sostenuta dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani e qui giunta al suo tredicesimo appuntamento è a cura di Adalberto Abbate e Maria Luisa Montaperto. Scopo imprescindibile è innescare un processo virtuoso, promuovere la tutela del patrimonio monumentale attraverso il valore testimoniante degli artisti. A passare il testimone gli artisti Joseba Eskubi, Mario Consiglio, Stefano Canto, Franko B, Lorenzo Scotto Di Luzio, Ottaven, Luca Pancrazzi, Thomas Braida, Jota Castro, Sandro Mele, Ciprì e Maresco, Angelo Sicurella, Greta Frau e Fabio Sgroi, promotori di un’inedita campagna di sensibilizzazione il cui fine è gettare un faro sul delicato tema della tutela del patrimonio artistico monumentale.